Chi sono le persone più felici al mondo?
Invecchiando, capisco sempre meglio che sono i bambini e i vecchi. I primi, tutti, fin da quando escono dall’utero della madre e gridano “Aiuto!” e i vecchi, ma solo quelli che sorridono sempre
Gli altri sono tristi e spesso rancorosi, per i sedimenti depositati nel cuore e nella testa dalla cultura riassumibile nel famoso claim di un dopobarba “per l’uomo che non deve chiedere mai”.
È bello riconoscere che la cosa più vera e quindi più bella è riconoscere di aver bisogno di essere aiutati. metteremo insieme non solo e non tanto con chi ha capito che donare è bello, buono, perché risponde al desiderio del cuore di ogni uomo, corrisponde alla natura dell’uomo, ma perché vuole essere aiutato, scusate il gioco di parole, a capire una questione che sto meditando da tempo, che è bello riconoscere, appunto, come un bambino o un vecchio sorridente. È bello riconoscere che la cosa più vera e quindi più bella è riconoscere di aver bisogno di essere aiutati.
L’aiuto di cui si ha bisogno è quello di essere amati per quello che si è, poveri cristi, pieni di limiti e di peccato, in attesa permanente, a volte inconsapevolmente, di chi ti rivolga quello sguardo e ti abbracci, come è capace di fare solo una madre o un padre come quello del figliol prodigo. Solo allora si capisce anche che è bello donare. Altrimenti è più facile che la ragione del donare sia solo un rigurgito moralista, per sentirsi a posto e alla fine rimanere, come il giovane ricco, fondamentalmente tristi.
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